Val Visdende: dopo Vaia 24.000 nuove piante a dimora

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L’assessore regionale all’ambiente e alla difesa del territorio del Veneto, Gianpaolo Bottacin, ha annunciato con orgoglio la conclusione del progetto di riforestazione che ha visto la piantumazione di 24.000 nuovi alberi su 10 ettari di bosco schiantato in Val Visdende, un’area gravemente colpita dalla tempesta Vaia nel 2018. “Un grande gioco di squadra tra pubblico e privato, dove tutti hanno fatto la loro parte”, ha dichiarato Bottacin durante la presentazione presso la sede dei Servizi Forestali regionali di Belluno.

Un progetto di rinascita dopo la devastazione di Vaia

L’iniziativa, avviata nel 2021, ha coinvolto una collaborazione tra la Regione del Veneto, l’azienda Epta HDP, Veneto Agricoltura e il Consorzio Visdende. La riforestazione della Val Visdende segna un momento di grande significato per il territorio, che inizia a risollevarsi dopo la devastazione causata dalla tempesta Vaia. “Questi boschi cominciano a rinascere, ed è un momento commovente per chi ha vissuto la distruzione di Vaia”, ha commentato Bottacin, riconoscendo lo sforzo collettivo che ha portato a questo risultato.

Collaborazione tra pubblico e privato per il rilancio ambientale e socio-economico

Il progetto, sostenuto da un finanziamento di 100.000 euro da parte di Epta HDP, ha permesso di combinare la rinascita ambientale con il rilancio socio-economico della zona. La piantumazione è stata realizzata da maestranze locali, assunte dal Consorzio delle Quattro Regole di San Pietro di Cadore, una storica istituzione montana che ha giocato un ruolo chiave nell’esecuzione del progetto. “È stato un lavoro condotto con abnegazione e professionalità, che ha prodotto un successo testimoniato dai numeri”, ha sottolineato Bottacin.

Un impatto ambientale rilevante

Oltre al valore simbolico, il progetto ha un’importante valenza ambientale. Sono stati piantati 7.500 larici, 7.232 abeti rossi, 5.275 faggi, 1.344 sorbi degli uccellatori, 1.344 aceri di monte e 700 pini silvestri, con una sopravvivenza superiore all’80%. Secondo le stime, il nuovo bosco potrà assorbire ogni anno circa 91,24 tonnellate di CO2, contribuendo in modo significativo alla riduzione delle emissioni di gas serra. Entro il 2042, si prevede che assorbirà ben 497,20 tonnellate di carbonio e 1.824 tonnellate di CO2.

“Vaia ci ha steso, ma la rinascita è cominciata nel migliore dei modi”, ha concluso Bottacin, sottolineando il valore non solo ambientale, ma anche emotivo di questa rinascita per il territorio e per le comunità locali.

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